Per quanto riguarda il regolamento delle pioske è molto simile a quello delle bocce, le due squadre che giocano devono lasciare a terra nella propria zona di campo le corrispettive pioske per prenderne una soltanto in mano quando si va ad effettuare il tiro.
È presente una riga di fronte alla zona di lancio che non va toccata o oltrepassata, pena l’annullamento del tiro appena effettuato; se eventualmente il puntatore brucia la pioska allora toccherà all’avversario effettuare il lancio, per poi far rigiocare il puntatore iniziale.
All’inizio di ogni mano se si lancia il boccino e quest’ultimo esce dal campo saranno gli avversari a scegliere dove collocarlo ma ad una distanza di ben 50 cm circa dalle righe che delimitano il campo.
Se con l’ultima pioska si va ad annullare il boccino (a tirarlo fuori dal campo) allora tutte le pioske che gli avversari devono ancora lanciare (che quindi hanno in mano) sono punti.
Le partite vanno ai 13 punti e, a seconda delle singole gare, può esserci anche un tempo limite che si aggira intorno ai 35/40 minuti di gioco.